MOSTRE IN CORSO

MOSTRE IN CORSO

GRANDE GUERRA. VOLTI MOMENTI RELITTI

Paolo del Giudice al MeVe
Dal 19 luglio al 28 settembre 2025

GRANDE GUERRA. VOLTI MOMENTI RELITTI DI PAOLO DEL GIUDICE

Dal 19 luglio al 28 settembre 2025

La mostra espone 40 dei dipinti realizzati nel 2018 da Paolo del Giudice per la mostra Grande Guerra, volti momenti relitti, allestita la prima volta presso il Forte Mezzacapo di Zelarino (VE) e poi riallestita lo stesso anno presso il Museo della Battaglia a Vittorio Veneto e nel 2021 negli spazi del Centro Iniziative Culturali di Pordenone.

Le immagini (ritratti, paesaggi segnati dalle distruzioni, scene di vita e combattimento), tratte da fonti storiche, sono trasfigurate attraverso una pittura che confonde i contorni e le identità, i soggetti e i luoghi, in un intreccio di materia e gesto da cui affiorano le figure dei protagonisti della guerra.

Parola e silenzio, presenza e assenza si mescolano in una serie di istanti sospesi nel tempo, privi di toni tragici eppure, al contempo, capaci di evocare la fragilità umana di fronte agli stravolgimenti di un conflitto senza precedenti.

Vuole questa mostra essere un omaggio al viaggio artistico di Paolo del Giudice, recentemente scomparso, e alla sua capacità di guardare al mondo attraverso la lente del colore e delle forme.

STRUTTURA DELLA MOSTRA

La selezione dei 40 dipinti, operata dallo stesso artista, è costruita su filoni tematici di ampio respiro, che comprendono i volti dei protagonisti (dal soldato semplice ai generali, da Francesco Baracca alla madre del Milite Ignoto), la vita di trincea e paesaggi di guerra, con particolare riferimento alle vicende successive a Caporetto e alla distruzione di chiese e monumenti.

La mostra, che espone tutte e 40 le opere donate da Paolo del Giudice al Comune di Montebelluna, con destinazione al MeVe, è pensata per porsi in dialogo con l’allestimento permanente del MeVe, rendendo il linguaggio e la riflessione artistica di del Giudice una chiave di lettura che integra e amplifica gli approfondimenti tematici che il MeVe propone sulla Grande Guerra.

RAPPORTO TRA PASSATO E CONTEMPORANEITÀ

Il lavoro di Paolo del Giudice sulla Grande Guerra si pone, così come il MeVe, al centro della relazione tra passato e presente. Il MeVe parte infatti dai problemi del nostro tempo per raccontare l’importanza di studiare e capire il ‘900, secolo che ha lasciato molte ferite ancora aperte. Del Giudice invece con il suo lavoro propone la rielaborazione del passato attraverso il medium pittorico e figurativo dei contenuti storici, in un rapporto stretto con fonti storiche, soprattutto iconografiche, trasferendo il passato in una dimensione senza tempo.

DATE DI APERTURA

La mostra sarà aperta e visitabile dal 20 luglio al 28 settembre 2025 negli orari di apertura del MeVe.

BIOGRAFIA

PAOLO DEL GIUDICE (Treviso, 1952-2025)

Nato a Treviso nel 1952, si avvicina alla pittura in giovane età con riprese dal vero di paesaggi. Dal 1968 sposta il suo interesse sulla figura umana, che affronta in chiave espressionista. Nel 1970, all’età di 18 anni, ottiene il primo premio alla X edizione della Biennale Triveneta d’Arte di Cittadella.
Si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove incontra artisti come Viani, Bacci, Vedova e partecipa alle iniziative della Fondazione Bevilacqua la Masa, che lo vedranno coinvolto tra il 1973 e il 1983 in esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero.

La sperimentazione che contraddistingue i linguaggi artistici degli anni Settanta lo conduce ad abbandonare la pittura a favore della ricerca multimediale: sviluppa assemblaggi di reperti fotografici della vita quotidiana, manipolati attraverso il mezzo serigrafico e il successivo intervento pittorico. Da questo momento il rapporto con la fotografia diventa ineludibile nel suo lavoro, anche in seguito al ritorno al medium pittorico.

Nel biennio 1982/83 realizza due grandi dipinti murali sulle facciate esterne di edifici pubblici a Venezia e Marghera; a Venezia espone con continuità alla storica Galleria Santo Stefano e alla Galleria La Fenice.

Negli anni successivi si allontana dalla figura umana, iniziando un’indagine sui luoghi della vita, dell’arte e della memoria che lo vede coinvolto tuttora. Ne sono risultato la rassegna di Oggetti (esposta alla Galleria Avida Dollars di Milano nel 1985), i grandi altari veneziani (esposti l’anno successivo all’Attico di Fabio Sargentini a Roma) e il ciclo Archeologie, dove ai fantasmi dell’arte passata, soprattutto barocca, si sovrappongono tracce e relitti della realtà umana e urbana contemporanea.

Nel 1991 inizia la collaborazione con lo Studio Gastaldelli di Milano. Sono numerose le esposizioni dedicate alla sua opera: dall’ampia retrospettiva Dieci anni di pittura nelle sale di Villa Brandolini a Pieve di Soligo (2000), alla spettacolare Biblion nel Salone Abbaziale di Sesto al Reghena, alle personali a Milano, Roma, Bologna e in altre città italiane.

Elabora cicli pittorici dedicati a temi specifici (come Pier Paolo Pasolini: volti 1988 – 2005, presentato nel 2006 presso il Palazzo Ducale di Mantova, e l’importante affondo visivo nella vita e nella cultura italiana raccolto nel ciclo Viaggio in Italia del 2006-2007). Alla sua città natale dedica l’evento Percorsi dipinti – sguardi quotidiani su Treviso (2011), un’esposizione diffusa in nove sedi del centro storico, tra chiese, musei e spazi pubblici, mentre in Inseguire Venezia – dipinti 1969- 2017 (Centro Culturale Bafile, Caorle) l’artista si confronta con la città lagunare e la sua immagine stratificata nei secoli.

Nel 2018, in occasione del Centenario della Grande Guerra, presenta il ciclo Grande Guerra – volti, momenti, relitti presso il Forte Mezzacapo di Zelarino e nel Museo della Battaglia a Vittorio Veneto (ripreso successivamente nel 2021 alla Galleria Sagittaria di Pordenone). Le immagini (ritratti, paesaggi desolati, scene di vita e combattimento), tratte da fonti storiche, sono trasfigurate attraverso una pittura che confonde i contorni e le identità, i soggetti e i luoghi, in un viluppo di materia e gesto da cui affiorano, come in una rimembranza, le figure tragiche dei protagonisti della guerra.

ELENCO DELLE OPERE ESPOSTE

La veglia olio su cartone, 35×50 cm

Recluta italiana olio su cartone, 50×35 cm

Gavrilo Princip, l’attentatore di Sarajevo olio su tavola, 35×35 cm

Soldato austro-ungarico olio su cartone, 60×50 cm

Soldato italiano olio su tavola, 60×50 cm

Soldato italiano olio su tavola, 60×50 cm

Generale G. Pecori Giraldi olio su cartone, 50×35 cm

Luigi Cadorna olio su cartone, 50×35 cm

Pietro Badoglio olio su cartone, 50×35 cm

Generale G. Giardino olio su cartone, 50×35 cm

Vittorio Emanuele III olio su tavola, 35×35 cm

Fante italiano olio su cartone, 35×25 cm

Soldato austriaco, inglese e ardito trittico, olio su cartone, 50×65 cm

Soldato austriaco con mitragliatore olio su tavola, 100×50 cm

Sentinella italiana, olio su tavola, 100×50 cm

Generale A. Diaz – olio su tavola, 100×50 cm

Francesco Baracca dittico olio su cartone, 50×35 cm

Soldati austriaci – Crucchi olio su cartone, 25×50 cm

Trincea sul Piave olio su cartone, 25×35 cm

Paesaggio con trincea olio su cartone, 25×35 cm

Attesa olio su tavola, 35×50 cm

Italiani in trincea olio su tavola 25×35 cm

Neve olio su tela, 100×120 cm

Attesa in trincea olio su tavola, 50×70 cm

Alpino e mulo olio su tela, 120×170 cm

La Madre del Milite Ignoto olio su tavola, 100×60 cm

Recluta italiana olio su tavola, 40×30 cm

Soldato inglese olio su tavola, 40×30 cm

Giovane ardito olio su tavola, 40×30 cm

Soldato austriaco olio su cartone, 35×25 cm

Cannone italiano olio su cartone, 25×35 cm

Dopo Caporetto olio su cartone, 35×50 cm

Camion militari italiani olio su cartone, 25×35 cm

Camion italiani in colonna olio su cartone, 25×35 cm

Profughi olio su tavola, 20×50 cm

Profughi olio su tavola, 60×90 cm

Gorizia redenta e distrutta olio su tavola, 35×50 cm (studio preparatorio)

Ruderi della chiesa di Ponte di Piave olio su tavola, 35×50 cm

Paese collinare semidistrutto olio su tela, 80×140 cm

SPIRITO E CORPO. FEDE E ALIMENTAZIONE IN GUERRA

Reopening della mostra dal 26 ottobre 2024 al 31 agosto 2025

SPIRITO E CORPO. FEDE E ALIMENTAZIONE IN GUERRA

Reopening della mostra dal 26 ottobre 2024 al 31 agosto 2025

Il Comune di Montebelluna e il MeVe sono lieti di invitarvi all’inaugurazione del reopening della mostra temporanea “Spirito e Corpo. Fede e Alimentazione in guerrasabato 26 ottobre alle ore 18:00 presso il MeVe – Memoriale Veneto della Grande Guerra.

“Spirito e Corpo” propone una visione innovativa della Grande Guerra e nuove interpretazioni portate alla luce dalle ricerche storiche condotte da ricercatori dell’Università di Padova, della Fondazione Bruno Kessler di Trento e da studiosi di storia locale.

In dialogo con l’allestimento permanente del Memoriale, l’esposizione presenta numerosi e preziosi reperti, documenti d’archivio e riviste d’epoca provenienti da collezioni private e prestigiosi musei – come il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, il MUSTMuseo Storico di Alano di Piave (TV) e il Museo storico della Guerra 1915-1918 di Pieve del Grappa, il Museo Civico delle Forze Armate 1914-1945 di Montecchio Maggiore e il Museo della Grande Guerra “Forte Tre Sassi” di Cortina d’Ampezzo.

Le numerose immagini storiche che impreziosiscono l’allestimento provengono principalmente dal Centro di Documentazione Storica sulla Grande Guerra (CEDOS) di San Polo di Piave e dal FAST – Foto Archivio Storico Trevigiano della Provincia di Treviso.

All’interno del percorso espositivo, sullo sfondo della Grande Guerra, fede e alimentazione incontrano momenti di sintesi e contrapposizione.
La fede e la religione sono presentate come motore di cambiamento, integrazione e appartenenza sociale; si approfondiscono gli aspetti intimistici di interazione spirituale, il tema della propaganda e il ruolo della religione nel giustificare e santificare la guerra, nell’orientare scelte politiche, nell’aiutare le popolazioni civili e i militari durante e dopo la guerra.

Bisogno fisiologico primario per la vita dell’uomo, l’alimentazione si lega alla sopravvivenza fisica dell’individuo, ma rispecchia anche una moltitudine di aspetti culturali, sociali, simbolici ed è fortemente connessa agli eventi della storia umana. All’alimentazione sono connessi diritti, identità, sopravvivenza e sviluppo economico e sociale delle comunità, diversità di consumi, processi di distribuzione.

La mostra rappresenta un’occasione per riflettere su come fede e alimentazione raccontino la storia dell’umanità da molteplici punti di vista: propaganda e superstizione, bisogni alimentari e logistica del cibo, spreco e fame, locale e globale. Temi che intrecciano la storia materiale degli individui e quella di interi sistemi sociali.

“Spirito e Corpo: Fede e Alimentazione in guerra” permette, a partire dalla Grande Guerra, di comunicare in chiave accessibile informazioni di carattere sociale, culturale e scientifico capaci di interrogare anche il presente; è uno spazio di apprendimento attivo – con molteplici connessioni sensoriali, cognitive, emotive – pensato per fornire un’esperienza significativa per ogni tipo di pubblico.

Con questa mostra il MeVe continua a dare vita alla propria mission proponendosi come un luogo di riflessione, approfondimento, crescita ed educazione alla cittadinanza, favorendo l’incontro tra la ricerca storica e il grande pubblico.

L’allestimento della mostra temporanea interagisce con l’esposizione permanente in una sorta di dialogo che permette ai visitatori di interiorizzare gli stimoli provenienti dai vari punti di vista: uno sguardo generale sui conflitti, uno più prossimo sulla prima guerra mondiale e, infine, quello più centrato sulla relazione tra fede e alimentazione durante la guerra. Una modalità innovativa capace di leggere il presente e di immaginare il futuro cogliendo le relazioni tra il nostro tempo e le scelte di chi ci ha preceduto.

Per restare aggiornati sulle molte attività collaterali che saranno proposte, rimandiamo ai canali social del MeVe.
Per informazioni sulle proposte didattiche, le escursioni e le visite guidate dirette alle scuole:

📞0423 617480

✉️didattica@museomontebelluna.it

La mostra sarà inaugurata sabato 26 ottobre alle ore 18:00 e sarà visitabile negli orari e nei giorni di apertura del MeVe fino al 31 agosto 2025

 

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Mostra promossa da: Comune di Montebelluna, MeVe | Memoriale Veneto Grande Guerra

A cura del: MeVe | Memoriale Veneto Grande Guerra

Con il contributo di: Regione del Veneto

Con il patrocinio di: Provincia di Treviso

Comitato scientifico: Daniele Ceschin, Claudio Ferlan, Marco Mondini

Progetto grafico: Okamimago.com

Comunicazione: Amadou

Enti prestatori:

Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto

Museo Civico Storico Territoriale di Alano di Piave

Museo storico della Guerra 1915-1918 di Pieve del Grappa

Museo Civico delle Forze Armate 1914-1945 di Montecchio Maggiore

Museo della Grande Guerra “Forte Tre Sassi” di Cortina d’Ampezzo

Collezionisti privati: 

Dones Favero, Riccardo Drigo, Giampiero Serena, Stefano Cecchetto

Giovanni Callegari, Nicolò Cerchiaro, Vladimiro Collodo, Roberto Dalla Riva, Giuseppe Favero, Emanuela Gilli, Fabian Carlos Giusta, Lorenza Nogarin, Maurizio Prete, Massimo Serena, Elzo Severin, Bruno Zanuzzi

Sponsor: Agenzia Generali di Montebelluna, Geoplan